Cosa ce ne facciamo del senso di colpa

25 marzo, 2022
Come l'intelligenza emotiva può aiutarci a gestire sentimenti contrastanti

Nell'ultimo periodo mi è capitato spesso di imbattermi in post e articoli che parlano del senso di colpa che proviamo nel vivere la nostra quotidianità quando vicino a noi c'è chi in un attimo ha perso tutto e si trova ad affrontare situazioni che sembrano raccontate da Barbero in una conferenza sulla prima Guerra Mondiale.

E qui, senza grande originalità, si potrebbero aprire lunghi discorsi sul come il senso di colpa sia nebuloso quando si parla di altri stati, ma lasciamoli fare a chi può aggiungere qualcosa di costruttivo al dibattito, che sicuramente non sono io.

E magari aggiungiamoci anche una riflessione sul come vengono esposti i fatti, a come si decide quale verità debba essere raccontata, eliminando sottilmente qualunque opinione dissonante... ma anche in questo caso non ho le competenze né l'informazione necessarie per parlarne.

Quello che però mi sento di dire è che liquidando la questione "senso di colpa" dicendoci che è normale, che non dobbiamo sentire il peso di ogni tragedia mondiale sulle nostre spalle e che dobbiamo cercare di di goderci ogni attimo (tutto sensato, per carità) ci stiamo perdendo qualcosa. Cosa ci sta dicendo davvero questo senso di colpa?

Partendo dal presupposto che le emozioni che proviamo sono risposte fisiologiche inconsce, dato che difficilmente il nostro corpo mette in atto dei processi funzionali senza un fine, possiamo dedurre che tutte le nostre emozioni abbiano un significato e uno scopo.

E così è: ci aiutano a capire cosa sia importante per noi.

Ma non provando mai una emozione sola per volta, gli scopi e i significati si intersecano e si aggrovigliano: quella che percepiamo come un'emozione forte è solo la punta dell'iceberg di un grosso cumulo di emozioni diverse che si stanno sovrapponendo, e per capire quale sia il messaggio (o meglio, i messaggi) che ci vogliono dare dobbiamo scavare il più a fondo possibile, dobbiamo capire cos'altro ci sia oltre a quella forte emozione iniziale.

Cosa c'è oltre al senso di colpa?

Paura, tristezza, ansia.

Frustrazione, inadeguatezza.

Voglia di serenità, di pace, di calma, di dedicarsi al prossimo, di pensare al futuro.

Necessità di fare di più, per gli altri e anche per noi.

E chissà quanto altro, diverso per ciascuno di noi, che può spingerci ad agire in una direzione o in un'altra.

Perché alla fine è questo lo scopo delle emozioni: darci le informazioni necessarie per agire in modo intenzionale (e funzionale) secondo la nostra "bussola valoriale".

Diamoci la possibilità di ascoltarci, alleniamoci ogni giorno chiedendoci cosa stiamo provando davvero senza accontentarci di quello che troviamo in superficie.