Ricette Disegnate: la frittedda siciliana

04 aprile, 2022
Una ricetta di antiche tradizioni contadine con verdure primaverili

La frittedda siciliana è un piatto di antiche tradizioni contadine che racchiude in sé l'inizio della primavera: a base di carciofi, fave e piselli, nella sua semplicità è un piatto estremamente gustoso!

Nonostante il nome, che ci fa pensare ad un fritto o ad una frittata, non è niente di tutto questo: la frittedda è un piatto vegetariano cucinato in umido e poi insaporito con aceto e zucchero. Può essere servito come contorno, ma anche come antipasto o sugo per la pasta: sia calda sia fredda la frittedda rimane un'esplosione di sapori.

Come variante si può aggiungere un po' di finocchietto selvatico, per dare al piatto un sapore ancora più particolare.

Ecco il procedimento, le dosi degli ingredienti sono sotto nella ricetta illustrata:

  • sgranare le fave e i piselli (se le fave non sono piccole e tenere vanno anche sbucciate), sciacquarli e metterli da parte;
  • pulire i carciofi togliendo le foglie esterne più dure, tagliarli a metà, togliere l'eventuale peluria interna e metterli a bagno in acqua acidulata con succo di limone;
  • in un tegame capiente rosolare la cipolla affettata finemente in olio e.v.o. per qualche minuto, poi aggiungere i carciofi scolati e tagliati a spicchi, le fave e in ultimo i piselli. Cuocere per circa 30 minuti aggiungendo al bisogno acqua calda;
  • sciogliere lo zucchero nell'aceto, versarlo nelle verdure e fare evaporare a fiamma alta, poi aggiustare di sale e pepe.

Un piccolo consiglio: è meglio cucinare la frittedda il giorno prima di servirla, i sapori saranno più ricchi e meglio amalgamati.

frittedda GiuliaClerici