Ricette Disegnate: malfatti di cavolo nero

07 febbraio, 2022
Una variante rispetto alla classica accoppiata ricotta-spinaci

Il cavolo nero è spesso associato alla regina delle zuppe invernali della tradizione regionale italiana, la ribollita, ma è una verdura davvero versatile, se le diamo qualche possibilità!

Le mie versioni preferite sono: il pesto di cavolo nero, con parmigiano, mandorle e pomodori secchi, le chips di cavolo nero al forno, con paprika e semi di sesamo, e i malfatti di cavolo nero, che sono anche la ricetta di febbraio del mio Calendario Disegnato 2022.

I malfatti sono dei grossi gnocchi di ricotta e in genere spinaci, che in questa ricetta ho sostituito appunto con il cavolo nero, tipici della tradizione sia lombarda sia toscana (dove però vengono più comunemente chiamati "gnudi").

Ma ecco la ricetta completa, con dosi per 2-3 persone (gli ingredienti e le quantità sono sotto nella ricetta illustrata):

  • lavare e pulire le foglie di cavolo nero togliendo la costa centrale, poi farle sbollentare per circa 15 minuti;
  • scolare le foglie e strizzarle bene (se serve utilizzare uno schiacciapatate per togliere tutto il liquido in eccesso), tagliarle al coltello e riporle in una ciotola;
  • unire la ricotta, il tuorlo, il parmigiano grattugiato, sale, pepe, noce moscata e amalgamare bene;
  • in una padella rosolare leggermente la salvia con 20 g di burro;
  • con l'impasto formare delle palline poco più grandi di una noce e passarle nella farina, poi cuocerle in acqua bollente scolandole con una schiumarola quando vengono a galla (con attenzione perché sono molto morbide) mettendole nella padella con il burro e la salvia;
  • rosolare velocemente e servire con una spolverata di parmigiano grattugiato.

malfatticavolonero GiuliaClerici