Ricette disegnate: sarde a beccafico

20 maggio, 2019
Una ricetta tipica della tradizione siciliana, da gustare come antipasto o come secondo piatto

Quando ho scelto le ricette per il calendario che ho realizzato per quest'anno (il Calendario Disegnato 2019, trovi tutti i mesi QUI) ne volevo inserire anche qualcuna a base di pesce, che fosse semplice ma gustosa e profumata, con ingredienti belli da disegnare e pieni di colore.

La prima a cui ho pensato, e che ho poi adorato realizzare, è quella delle sarde a beccafico, una ricetta della tradizione siciliana, soprattutto palermitana.

calendari

Amo il pesce azzurro, che sia crudo, marinato, al forno o in padella, ma la ricetta delle sarde a beccafico è sicuramente una delle mie preferite (seconda solo a quella di alici o acciughe fresche marinate con limone appena colto dalla pianta!): l'aroma dell'alloro insieme a quello del'arancia donano al piatto un gusto unico, e il ripieno dolciastro e saporito ingentilisce le sarde in un modo davvero delicato e non stucchevole.

Sarebbe bello raccontarvi che la prima volta che ho assaggiato questo piatto mi trovavo in un piccolo ristorantino in Sicilia davanti al mare... e invece è stato una decina di anni fa, quando lavoravo a Milano: vicino all'ufficio aveva aperto una gastronomia siciliana, in cui i piatti erano preparati con la stessa cura e amore della cucina di casa. Le teglie di sarde alla beccafico erano così invitanti che appena le ho viste, trascinata dalla mia passione per il pesce azzurro e dalla nomea del piatto, mi ci sono tuffata: ed è stato subito amore!

Nel calendario ho cercato di mettere la ricetta più fedele possibile a quella tradizionale (e per questo ringrazio le mamme e nonne dei miei amici che l'hanno verificata!), ma credo che, come per tutte le ricette della tradizione, ogni famiglia palermitana possegga quella "giusta" :-)

La ricetta nasce come imitazione di un piatto tipico della tradizione nobiliare siciliana: i beccafichi ripieni. Questi uccelli, ghiotti di fichi maturi come suggerisce il nome, venivano cucinati farciti con le loro stesse interiora; nella cucina povera le sarde hanno sostituito i volatili, mentre il pangrattato e i pinoli ha preso il posto delle frattaglie.

Ma ecco qui la ricetta, con dosi per 4 persone:

  • pulire 500 g di sarde e aprirle a libro;
  • preparare il ripieno amalgamando: 100 g di pangrattato tostato in padella, 30 g di pinoli, aglio e prezzemolo tritati, 50 g di uvetta ammollata e strizzata, 1 cucchiaino di zucchero, olio e.v.o., sale e pepe;
  • disporre il ripieno su una sarda e arrotolarla su se stessa, poi ripetere per tutte le sarde;
  • disporre le sarde in una teglia alternandole con foglie di alloro;
  • irrorare con succo di 1/2 arancia e olio e.v.o.;
  • cuocere in forno a 180 °C per 15 minuti.

Di questa ricetta illustrata ho anche realizzato delle stampe, sia in italiano sia in inglese: misurano 21x30 cm e sono stampate con carta Fedrigoni Splendorgel Extra White da 230 g/mq (è la stessa con cui ho stampato il calendario: una carta di pregio liscia e setosa, quasi vellutata al tatto, in assoluto la mia preferita!). Puoi acquistarla direttamente nel mio SHOP, oppure scrivimi e ti darò tutte le info!

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